05/05/2021

♥ Poetto ♥

il Poetto in tutta la sua estensione

 

Il Poetto, altrimenti noto come "la spiaggia dei centomila",
circa dieci km di sabbia (un tempo) bianchissima e finissima, oggi sostituita ☹ da un altro tipo di deposito di materiale detritico, più scuro e grosso, prelevato dal fondale marino antistante il Golfo di Cagliari all'inizio del nuovo millennio (2002).

la sabbia oggi

Non voglio polemizzare sull'argomento in quanto se n'è già parlato e scritto in ogni dove e in qualunque lingua. ☠☠☠


Rimane il rammarico 😓 di aver perso la fondamentale caratteristica della nostra bellissima spiaggia, che comunque rimane unica e sempre meravigliosa. ⛱

Piccoli cenni storici tratti dalle mie memorie senza nemmeno cercare on-line. 😜

Il Poetto venne a formarsi migliaia di anni fa.......... ci avevate creduto, d'ho? 

Non sono mica così erudito. 🤓

Scherzi a parte la spiaggia di Cagliari divenne appunto tale qualche decina di anni fa quando i residenti decisero di spostarsi, seguendo la naturale espansione dell'agglomerato urbano in quella direzione, dall'originale spiaggia cagliaritana di Giorgino, sul lato opposto del Porto di Cagliari.


 

foto dal web
La nascita dei collegamenti tramite tram 🚋 dalla città, al tempo ancora "lontana", fece sì che i cittadini potessero raggiungerla più agevolmente. 

La ribattezzata "spiaggia dei centomila" divenne quindi man mano più popolare nel cuore e nella vita dei cagliaritani, prendendo il posto della vecchia che nel frattempo veniva inglobata, in buona parte, nel nascente Porto Canale e dimenticata dai non più giovani affezionati. 

Io feci in tempo a conoscerla da bambino, seppur per breve tempo, quando ancora ci si poteva fare il bagno, mentre sulla spiaggia posavano i grossi tetrapodi frangiflutti. 

Nel frattempo il Poetto ormai divenuto la spiaggia "ufficiale" di Cagliari veniva preso d'assalto in maniera sempre maggiore dai residenti e dai turisti, ammaliati dallo splendore del Golfo e della sabbia (ahimè!). Venivano costruiti i primi stabilimenti balneari e i famosi "casotti" 🏚 che ne ricoprirono quasi l'intera estensione, tutti diversi tra loro e coloratissimi, formando una barriera al vento e alle mareggiate e dando modo alla sabbia di accumularsi tra di   essi in alte dune. 

foto dal web

Sono cresciuto in mezzo a quelle dune giocando con i miei amichetti e ho ricordi bellissimi di risate, divertimento e giochi tra i quali quello delle "pallonate" ai bagnanti ignari che si trovavano a passare di lì. Eravamo bambini cattivi, lo so.

Bei tempi. 

Scende la lacrimuccia. 😓 

Ma mi riprendo subito. ✍

Contemporaneamente sorgevano, o si ingrandivano, gli stabilimenti privati nei quali si potevano prendere in affitto le cabine in cui cambiarsi gli abiti prima di andare in spiaggia.

Col tempo queste divennero dei veri e propri mini-loft 🏢sulla spiaggia dove ci si riuniva con parenti e amici a cucinare e mangiare spesso fino a tarda sera. 

Allo stesso modo i casotti erano diventati delle villette al mare con tanto di cucina 🍽, ma non servizi igienici 🚽, dal costo davvero esiguo tanto che, anzichè smontarli alla fine dell'estate, come si usava fare in principio, divennero costruzioni stabili 🏠.

Purtroppo questo loro uso indiscriminato portò a un vero e proprio allarme igienico che costrinse l'amministrazione a farli abbattere, nel 1985, riportando così la spiaggia alla sua condizione originale. 

Gli stabilimenti, forniti di servizi igienici regolari 🚻 🚿 e forti di concessioni pluriennali, invece rimasero in piedi. E lo sono tutt'oggi.

Infine arrivarono i "chioschetti". La loro costruzione, più o meno regolamentata, portò una ventata di freschezza alla spiaggia che cominciò ad essere frequentata anche di notte, diventando un luogo di ritrovo abituale, sopratutto della movida estiva giovanile e meno giovane.

Purtroppo la mancanza di un piano di recupero della spiaggia portò alla lenta, inesorabile, sparizione di buona parte della sabbia, portata via da mareggiate e vento fino al triste tentativo di ripascimento di cui (non) ho già parlato.


 

Taglio breve, prima che vi stufiate di leggere, arrivando ai giorni nostri. 

pista ciclopedonale
Una parziale riqualificazione fu fatta cercando di arginare il fenomeno di erosione e creando la, oggi ben nota, pista ciclabile lungomare. 


I chioschi venivano rimodernati e privati della loro originaria originalità costruttiva diventando tutti uguali e ridimensionando l'area di occupazione sull'arenile.

Negli ultimi anni, mi piange il cuore dirlo, la movida è stata notevolmente ridotta a causa dei lavori per la pista e di vari regolamenti, a mio modo di vedere abbastanza insulsi, che hanno fatto sì che la vita notturna del Poetto diminuisse fin quasi a zero. 

Ultimamente, molto lentamente, la spiaggia notturna sta riprendendo vita. Le passeggiate notturne estive si stanno via via incrementando, grazie anche alla nuova pista ciclopedonale e una minore ristrettezza di orari e regolamenti comunali.

Il Poetto, per così dire, diurno, invece non ha mai perso il suo fascino e, sebbene oggi, praticamente, non si possa più fare nulla che non sia stendersi al sole e fare il bagno, visti i molteplici divieti, alcuni corretti altri meno, rimane comunque frequentatissima nel periodo caldo e spesso anche nelle splendide giornate di sole invernali che il meteo sardo ci regala.

la torre spagnola
La spiaggia rimane, comunque, la più conosciuta e maggiore attrazione turistica, grazie alla sua naturale bellezza e posizione. 

 

Costeggiata, per tutta la sua lunghezza, dallo Stagno di Molentargius col suo parco naturale e habitat di una delle maggiori colonie di fenicotteri europea e "abbracciata" dalla Sella del diavolo su un lato e la costa di Foxi, di Quartu S.Elena, dall'altro, esprime la sua meravigliosa bellezza durante tutto l'anno. 

la Sella del Diavolo

litorale Quartu S.Elena

 

 

 

Vedere un alba o un tramonto 🌅 sulla spiaggia potrebbe essere un'emozione difficile da dimenticare per quei turisti o residenti che volessero provarla.

Io naturalmente non ne ho mai visto una. 😂

Con la speranza che questa lettura vi abbia fatto venire voglia di andare a vederla vi saluto.

Alla prossima.



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